Sono emersi dei nuovi dettagli sul caso di mamma e figlia ritrovate mummificate in casa, a Roma: l’anziana era morta un mese prima.
Tragico ritrovamento in una casa a Roma, dove mamma e figlia sono state rinvenute mummificate. Alcuni testimoni hanno riferito che la 54enne Luana Costantini avrebbe messo in atto un rito di evocazione di Halloween. Secondo quanto riferito, la donna recentemente sarebbe stata poco lucida.
La fine della relazione con il capo della setta
Da poco tempo si era conclusa la sua relazione amorosa con il capo di una setta, inoltre sua madre era deceduta soltanto un mese prima. Il ritrovamento di mamma e figlia risale allo scorso 19 gennaio. Le due donne, Luana Costantini di 54 anni e sua madre Elena Bruselles, ex infermiera di 83 anni, sono state ritrovate prive di vita in casa.
Rispetto alla 54enne, l’anziana era deceduta un mese prima. Secondo quanto appreso, quest’ultima soffriva di Alzheimer. Alla luce della rete di rapporti che circondava Luana Costantini, gli inquirenti suppongono che dietro la morte delle due donne ci siano questioni macabre e legate ad una setta.
Luana Costantini, oltre ad avere stretti legami con la setta, aveva anche intrapreso una relazione amorosa con il capo di quest’ultima. La donna aveva perso il suo lavoro come operatrice sanitaria a causa della sua posizione no vax. Sui suoi profili social, condivideva le iniziative dei componenti della setta, detti anche “fratelli e sorelle” di Cubytrix. Si tratta di una “comunità del paranormale“.
Il capo della setta di Cubytrix, soprannominato anche Shamano Shekhinà Shekhinà, era il fidanzato di Luana. Il suo vero nome è Paolo Rosafio. Pare non sia iscritto – per il momento – nel registro degli indagati. Stando a quanto riferito dai vicini di casa dell’uomo, recentemente l’uomo usciva di casa sempre da solo in quanto – come spiegava lui – la compagna Luana era depressa. In alcune occasioni l’uomo aveva anche riferito ai vicini di averla recuperata in strada scalza ed in vestaglia.